ALEANDRI

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    I toni cromatici della camera Aleandri rievocano il colore del mattone, materiale così caro ad Ireneo Aleandri. Le decorazioni della stanza richiamano  i gusti Ottocenteschi a lui contemporanei, riprendendo le geometrie del Teatro Feronia.

    Nella stanza sono presenti alcuni pezzi originali dell’Ottocento e prima metà del Novecento, come il letto, la cassapanca, l’armadio, il lampadario in vetro soffiato e alcune stampe realizzate dai discendenti di Ireneo, anch’essi artisti e decoratori settempedani, seppur meno noti del celeberrimo architetto.

    La camera è arredata con un letto matrimoniale old style a 140 cm di larghezza. E’ possibile aggiungere una culla per un bambino fino a due anni. Vi è inoltre una piccola anticamera e naturalmente il bagno ad utilizzo esclusivo.

    Le finestre sono rivolte verso il giardino della casa, è pertanto l’ambiente più raccolto del B&B.

    Il prezzo del pernottamento è di 40 Euro per utilizzo singolo e di 60 Euro se la camera è utilizzata da due persone. La culla per un bambino fino a 2 anni di età è gratuita. E’ possibile concordare prezzi particolari ed agevolazioni per permanenza prolungata o per voucher aziendali. In caso di permanenza minima di tre notti, potrete ricevere gratuitamente il biglietto di ingresso ai musei cittadini o, in alternativa, è possibile organizzare una lezione gratuita di cucina di Nonna Bice .

    A disposizione degli ospiti anche la sala relax Septempeda con libri di lettura, informazioni turistiche, giochi di società per grandi e bambini. Nelle giornate di sole è possibile godere della vita cittadina comodamente seduti al balcone che si affaccia in viale Mazzini. E’ inoltre possibile l’utilizzo autonomo dell’ adiacente cucina, con un extra giornaliero di 10 Euro.

    Sopra trovate alcune fotografie della camera e, nella home page, anche degli ambienti comuni.

    Per ulteriori informazioni potete scriverci all’indirizzo info@dasugari.it oppure utilizzando i form che sono in queste pagine internet. Il nostro numero di telefono è +39 333 1459849.

    Qui di seguito alcune informazioni su Ireneo Aleandri:

    Ireneo Aleandri (1795-1885), architetto neoclassico nativo di San Severino, studiò a Roma all’Accademia di San Luca. La sua lunga attività professionale può essere suddivisa in tre fasi. Nel primo periodo, dal 1819 al 1833, l’Aleandri risiedette a San Severino, dove si occupò anche della gestione della fabbrica di vetri di famiglia. Risalgono a questi anni alcune fra le più significative opere locali, quali la porta di San Lorenzo, il palazzo Margarucci, il teatro dei Condomini oggi Teatro Feronia, la chiesa di San Paolo, la chiesa di San Michele e la Torre dell’orologio. Negli stessi anni  Ireneo  fu impegnato anche nella realizzazione dello Sferisterio di Macerata, considerato il suo capolavoro ed una tra le più sorprendenti architetture italiane dell’Ottocento. Tra il 1833 ed il 1857 Ireneo ricoprì l’incarico d’ingegnere capo del Comune di Spoleto, occupandosi principalmente di strade, ferrovie, acquedotti e ponti; tra questi ultimi va ricordato il grandioso progetto per il viadotto di Ariccia conosciuto come l’ultima grande struttura del genere costruita in muratura. Altre sue importanti opere nel campo ingegneristico furono la realizzazione dell’acquedotto della Darsena a Spoleto, il progetto della linea ferroviaria Ancona-Roma per il tratto compreso tra Foligno e Orte  e il progetto della Traversa interna di Spoleto, ancora oggi asse portante della viabilità cittadina. Progettò in questo periodo il teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno ed il Teatro Nuovo a Spoleto.  In tema di edifici sacri disegnò le nuove facciate per la chiesa collegiata di Otricoli  e per la chiesa di Santa Maria delle Grazie, oggi meglio conosciuta come Santuario di San Pacifico, a San Severino. L’Aleandri trascorse l’ultimo periodo della propria vita a Macerata, ove si trasferì nel 1857 per assecondare le ultime volontà dello zio Nicola Niccolai, il quale lo aveva nominato suo erede universale e fu quasi completamente assorbito dall’amministrazione del cospicuo patrimonio ereditato. Sono tuttavia di questo periodo il progetto per il Cimitero Comunale di San Severino e i piani per i teatri di Montelupone, Sant’Elpidio e Pollenza. Ireneo morì a Macerata nel 1885 dopo che la città gli aveva conferito una medaglia d’oro per celebrare i risultati raggiunti nella sua lunga attività professionale.

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